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Hai un mutuo col tasso fisso al 5% o superiore? E’ l’ora della rinegoziazione o della surroga

Chi ha sottoscritto un mutuo negli anni 2000 sta pagando rate decisamente più care rispetto a quelle che i nuovi mutui propongono.
Ad esempio, chi nel 2002 ha stipulato un mutuo a tasso fisso, nella migliore delle ipotesi strappava in banca un tasso del 6,35%.
Ora il costo del denaro è ai minimi storici, e i tassi dei mutui partono sotto il 2% per un variabile e addirittura sotto il 3% per i tassi fissi, record al ribasso di sempre.Chi ha sottoscritto un mutuo negli anni 2000 sta pagando rate decisamente più care rispetto a quelle che i nuovi mutui propongono.
Ad esempio, chi nel 2002 ha stipulato un mutuo a tasso fisso, nella migliore delle ipotesi strappava in banca un tasso del 6,35%.
Nel 2003 i tassi sono scesi intorno al 5,5%, per risalire al 5,8% nel 2004.
Ora il costo del denaro è ai minimi storici, e i tassi dei mutui partono sotto il 2% per un variabile e addirittura sotto il 3% per i tassi fissi, record al ribasso di sempre.

Cosa fare allora?
Il mutuatario ha a disposizione due strumenti:
– Il primo è la “Rinegoziazione”, ossia l’operazione con la quale è possibile chiedere alla propria Banca la revisione delle condizioni dei vecchi mutui gravati da tassi fissi eccessivamente elevati, sostituendo il nuovo tasso sotto al 3% a quello “bloccato” al momento della stipula.
– Il secondo strumento a vantaggio del consumatore è la surroga.
La surroga o portabilità del mutuo è la procedura introdotta dalla l. 40/2007, nota come Legge Bersani. La surrogazione permette di trasferire a costo zero il proprio mutuo da una banca a un’altra modificando i parametri del mutuo stesso (durata, tasso) senza però variare il debito residuo, rendendo così conveniente la sostituzione del vecchio mutuo col nuovo.

Come si valuta la convenienza?
Naturalmente una valutazione della convenienza di una soluzione piuttosto che l’altra dipende anche e soprattutto dalla durata del mutuo e dal capitale residuo.
Ad esempio, chi nel 2005 ha stipulato un mutuo a 10 anni è praticamente giunto al capolinea, e non ha un margine di risparmio che giustifichi un cambio di rotta. Ma a coloro cui manca ancora qualche anno (mutui a 25 o 30 anni) e una buona fetta di capitale da restituire, il risparmio è nell’ordine delle decine di migliaia di euro.

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