Dopo la Guida sulle Locazioni, l’Agenzia delle Entrate pubblica online una utilissima Guida sulla compravendita per destreggiarsi tra ipoteche, compromesso, rogito, imposte, plusvalenze e agevolazioni.Dopo la Guida sulle Locazioni di cui abbiamo già parlato, l’Agenzia delle Entrate pubblica online una utilissima guida sulla compravendita immobiliare per destreggiarsi tra ipoteche, compromesso, rogito, imposte, plusvalenze e agevolazioni.
Il kit completo con le istruzioni, le aliquote, le imposte, gli sconti e le detrazioni, incluse avvertenze ed esempi, sono illustrati nella nuova guida della serie LAgenzia Informa, con il titolo Fisco e Casa: acquisto e vendita.
Una sorta di dotazione completa il cui fine è accompagnare e assistere il contribuente nei passaggi chiave che conducono allacquisto o alla vendita duna abitazione.
Primi destinatari della guida sono coloro che intendono comperare o vendere una casa senza imbattersi in spiacevoli soprese. Si tratta di un sintetico manuale che accompagna il contribuente nei diversi passaggi che caratterizzano questo tipo di transazioni.
Quattro capitoli, per 23 pagine, che spiegano i passi da compiere prima e dopo lacquisto, gli accertamenti che è bene svolgere in anticipo rispetto al compromesso, le imposte da pagare e la base imponibile su cui calcolarle, le eventuali agevolazioni e detrazioni fruibili, cosa accade se labitazione arriva in seguito a una successione o una donazione.
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Fase 1, ispezione ipotecaria, lo screening precauzionale dun immobile.
Partiamo dallinizio, prima dellacquisto. E buona norma che il compratore saccerti che la controparte, il venditore, sia il legittimo proprietario dellabitazione che sappresta ad acquistare. Si tratta duna funzione di garanzia svolta, in primis, dal notaio. Comunque, è utile che il contribuente conosca ancor prima la situazione dellimmobile, il suo stato, effettuando unispezione ipotecaria, con la quale può visionare i dati presenti nei Registri immobiliari, verificando così il legittimo proprietario e la presenza o meno di ipoteche o pendenze, anche giudiziarie. Le ispezioni ipotecarie si possono richiedere presso gli sportelli degli uffici provinciali Territorio dellAgenzia delle Entrate, oppure online.
Fase 2, il contratto preliminare.
Spazzato il campo da dubbi e incertezze si passa al contratto preliminare, il cosiddetto compromesso, che precede il rogito. In pratica, si tratta dun accordo con cui le parti si obbligano reciprocamente a stipulare un successivo contratto definitivo di compravendita indicandone i punti principali. Il contratto preliminare va registrato entro venti giorni dalla sua sottoscrizione, con annesso pagamento dellimposta di registro, 200 euro, e dellimposta di bollo. Nel caso poi al preliminare si abbini anche un pagamento anticipato, allora scatta limposta proporzionale di registro sia sulla caparra, 0,5%, sia sullacconto, 3%. E corretto ricordare come alla firma del contratto definitivo queste imposte saranno abbonate dallimposta pagata per la registrazione della compravendita. Avviso ai compratori – Una volta sottoscritto il preliminare, qualora il venditore cedesse limmobile ad altre persone, o iscrivesse ipoteche, il compratore potrà chiedere al giudice il risarcimento dei danni. Comunque, per garantirsi da simili eventualità si può utilizzare lo strumento della trascrizione del preliminare nei registri immobiliari da parte del notaio.
Fase 3, Sì la Casa, ma quanto si paga?
Oltre al prezzo concordato le imposte da versare quando si acquista casa dipendono da diversi fattori. Innanzitutto, chi è il venditore? E un privato o unimpresa? E qualora fosse unimpresa, è o non è esente da Iva sulla vendita? A seconda della risposta, nel primo caso, cioè del privato o anche dellimpresa esente da Iva, dal 1° gennaio 2014 si pagano le seguenti imposte: di registro, 9%, ipotecaria, 50 euro, e catastale, 50 euro. Nel caso invece dellimpresa soggetta a Iva laliquota è del 10%, cui saggiungono le imposte di registro, 200 euro, ipotecaria, 200 euro, e catastale, 200 euro.
Le agevolazioni prima casa in soccorso di chi acquista In aiuto del compratore cè la possibilità di fruire dellagevolazione per lacquisto della prima casa. In questo caso, infatti, si snellisce il peso del fisco a patto che non si tratti di abitazioni signorili, ville, castelli e palazzi di eminente pregio artistico e storico, rispettivamente di categoria A1, A8 e A9 (per le vendite soggette a Iva, labitazione deve essere non di lusso). Comunque, lagevolazione prima casa cambia a seconda della tipologia del venditore, privato o impresa, e nel caso di questultima, qualora sia o non sia esente da Iva.
Come cambia il fisco con le agevolazioni prima casa? – Ecco come le agevolazioni prima casa snelliscono il fisco. Nel primo caso, cioè del venditore privato cittadino, o dellimpresa esente da Iva, limposta di registro, scende al 2% dal 9%, mentre ipotecaria e catastale restano immutate a 50 euro. Nel caso il venditore sia unimpresa soggetta a Iva, laliquota dellimposta scende al 4% dal 10%, mentre registro, ipotecaria e catastale restano immutate a 200 euro. E corretto aggiungere che in caso il compratore cedesse labitazione agevolata entro un anno dalla vendita e ne acquistasse unaltra, avrebbe comunque diritto a un credito dimposta pari a quanto pagato per il primo acquisto per lIva o per limposta di registro.
Fase 4, il post-acquisto. Ho acquistato casa. E ora?
Una serie di adempimenti da effettuare attendono il neo-proprietario. Ogni atto immobiliare, infatti, va registrato, trascritto nei Registri Immobiliari e volturato nella banca dati catastale. Adempimenti che spetta al notaio eseguire con linvio online dun unico Modello. Ad ogni modo, è bene tenere a mente che i compensi pagati al mediatore, cioè allagenzia immobiliare, per lacquisto dellimmobile da adibire ad abitazione principale si possono detrarre nella misura del 19%, con un tetto massimo di 1000 euro. Se i compratori sono più duno allora la detrazione va ripartita. Inoltre, in caso il compratore abbia stipulato un mutuo ipotecario per acquistare labitazione principale è possibile detrarre dallIrpef il 19% degli interessi passivi, degli oneri accessori e delle quote di rivalutazione pagati allistituto di credito. In questo caso, il tetto massimo è di 4000 euro lanno. Comunque, limmobile acquistato produce anche un reddito che è dato dalla rendita catastale rivalutata o dal canone daffitto e che va dichiarato dal nuovo proprietario, nel modello 730 o in Unico.
Fase 5, da proprietario a venditore.
In caso si decidesse di vendere labitazione si deve tener conto che ne può derivare una plusvalenza, cioè una differenza positiva tra quanto incassato dalla vendita e il prezzo dacquisto, aumentato dei costi inerenti limmobile stesso. Questo valore rientra nella categoria dei redditi diversi e come tale va tassato con le normali aliquote Irpef o, in alternativa, il venditore può optare per lapplicazione di unimposta sostitutiva di quella del reddito pari al 20%. Comunque, vi sono delle eccezioni, come, per esempio, quando viene venduta labitazione principale, oppure, limmobile ceduto è pervenuto per successione o per usucapione. In questi casi, infatti, e in altri, la plusvalenza non è tassabile.
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